A proposito di...RITMO

 Cos'è il RITMO?
Esistono molte definizioni, ma dall'origine etimologica, dal greco "rhythmòs", di cui la radice -rheo- significa -io scorro-, il ritmo fa riferimento al movimento. Certo tutto nell’Universo ha un ritmo: dal movimento dei pianeti al cambio delle stagioni, dal succedersi del giorno e della notte alle maree ecc. L’uomo stesso nel suo vivere quotidiano, è regolato da un ritmo biologico e le sue attività sono scandite da un ritmo per essere efficienti. Il RITMO è attorno a noi ovunque, anche nella poesia e nella musica di cui costituisce uno dei tre elementi fondamentali.
Non è molto difficile comprendere che cos’è una melodia, ma come spiegare i valori musicali, divisioni e suddivisioni, teorie e noiose ore di solfeggio parlato per aiutare ad assimilare facilmente il ritmo. La consuetudine consolidata nell’insegnamento si basa sulla misurazione, si occupa della battuta e dell’insieme dei valori musicali che la compongono e che debbono essere eseguiti in un certo tempo. Ma questa prassi  dovrebbe facilitarne la comprensione, invece non sempre è il giusto mezzo per conseguirla, necessiterebbero più esercitazioni ritmiche con pochi valori, tale da concentrare l’attenzione solo sulla suddivisione. Verificare con il Metronomo studiando almeno tre diverse velocità lo stesso esercizio ritmico, e quindi passare alla divisione dello stesso.
Solo quando si avrà ottenuta la padronanza del ritmo si potrà associare la lettura delle note.
All'uopo nel 1993 ho editato presso la Casa Editrice Bèrben Ancona:
120 ESERCIZI RITMICI op.6 
Da impiegare con battito di mani o percuotendo un tamburello, triangolo, legnetti, oppure con una semplice matita sul banco, affiancando ad alta voce la suddivisione numerica dei movimenti (es. 2/4  u-no, du-e); giunti al "Riepilogo" di pag. 11 ricominciare dal primo esercizio sostituendo ad alta voce, alla suddivisione numerica, la nota DO legando le sillabe  in maniera piacevole e musicale (per evitare l'effetto gallina che cova). Continuare da pag.12 e terminare il testo con la suddivisione numerica e contemporaneamente cominciare un qualsiasi PRIMO CORSO di solfeggio concentrandosi sul posizionamento delle note nell'Endecalineo (pentagramma nella chiave di Fa o di Basso + rigo nella chiave di Do3 centrale + pentagramma nella chiave di Sol o violino = 11), ma con la padronanza del RITMO già acquisita. Riprendere da pag.12 con suddivisione DO e con la percussione terminando il testo.
Gli esercizi si possono utilizzare anche in duo, in trio, in gruppi, con percussioni diverse, scambiando i righi e gli esercizi appartenenti alla stessa frazione e ovviamente pronunciando le suddivisioni nella mente.
Anche l'ingresso a canone risulta interessante e divertente.

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