UN' OMBRA op.26

Un'ombra vagava in città
al fragile eco
d'un debole suono lontano,
era un suono che
ricordava lo stormire delle fronde
agitate dal vento e
lo zampillio così lento
d'un rio cristallino.
Quando la città rideva al sole

e la gente ti cerca
tutto lo splendore della tua pelle,
la luna sempre alta nel cielo,
e tutte le stelle come diamanti
e questo strano, strano silenzio
rende tutto più dolce.
Solo, solo un'ombra era rimasta,
spettatrice tra tutte
quelle case d'onice e d'alabastro,
forse aspettava la fine di tutto
o forse una nuova Vita.
L'Angelo dalla pelle nera.

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