15 novembre 1975 Disamina

Scendono grosse gocce di pioggia
e dietro i vetri sto a guardarle con occhi vuoti.
Il rumore copre l’urlo della mia anima
inebetita, frastornata
travolta, bastonata.
Non credo più a nessuno,
del futuro non parlerò più a me stesso.
Vanno le grosse gocce, scendono veloci
e si tramutano nel pantano maleodorante
Ecco!
Forse vivere è come essere una goccia di pioggia:
scendi veloce e poi non sei più.
Penso, penso a quello che son stato
nella mia vita precipitosa:
cosa ho fatto, ho amato?
Forse non è tutto inutile,
per qualcosa val bene la pena
di scendere.
Amo, amo lei più della vita;
con tutto me stesso:
i suoi occhioni in piena
e la sua fossetta felice,
il suo respiro profumato
respiro di vita.
E non m’importa se questa
non è stata troppo dolce
Che fa se ho vissuto da incoerente:
ho vissuto perché dovevo
dovevo incontrare lei.
Pieno di ansie segrete
ora mi struggo
nella dolce speranza
d’averla per sempre con me.
Che la vita sia piena d’affanni!
Ma che almeno
mi lasci
il calore
dell’amore
di lei!

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